martedì 14 gennaio 2014

La mascherata.

La mascherata.

   Come abbiamo trascorso lo scorso Halloween? A casa di Pietro e Carla. Lei ci aveva promesso un pranzo speciale; un risotto e il coniglio al forno. Ah, chiedo scusa. Non mi sono presentato. Io mi chiamo Andrea e sono fidanzato con Roberta da dieci anni. Vi pare un’eternità? Forse c’avete ragione, ma a noi sta bene così. O almeno, a me sta bene così. Non so se lei covi qualcosa, una sorta d’infelicità o che. Ma non direi, dal momento che abbiamo scoperto, insieme a Pietro e Carla, un nuovo modo di esplorare la nostra sessualità. E ve lo racconteremo tramite questo blog. Ma partiamo dall’inizio, da quella notte di Halloween.

   Ebbene, il pranzo di Halloween era nel forno e io mi apprestavo ad aprire una bottiglia di vino per la gioia di Pietro, che potrei tranquillamente definire mio compagno di sbronze, utilizzando quest’epiteto un po’ alla Bukowski. Carla era appena entrata nel bagno del loro piccolo monolocale. Il televisore era acceso su un canale di sport; ma non c’era la partita, era soltanto uno stupido programma di intrattenimento, dove sedicenti critici sportivi si pigliavano a botte a causa di enormi divergenze di vedute.

   Dopo dieci minuti abbondanti, la porta del bagno si spalancò e Carla era completamente nuda, eccezion fatta per una mascherina sul viso, una mascherina nera dai tratti felini, con tanto di lunghi baffi e due lunghe piume di un verde scarabeo. Si mise in posa da pin-up esultando con un goffo “ta-dan!”. Nella stanza calò uno strano imbarazzo; vedere Carla nuda, sulla porta del bagno, era la cosa più improbabile a cui potevamo pensare di assistere. Eppure era lì, con quei fianchi tozzi, i seni piccoli, le cosce cicciotte, i capelli crespi di un rosso intenso.

- Carla, ti senti bene? – domandò Roberta, smorzando una risata.

   Allora, vi devo spiegare che c’era stato un precedente a questa cosa, altrimenti il fatto potrebbe risultarvi alquanto bizzarro. Ebbene, Carla aveva saputo sfruttare le sue forme del corpo, non proprio perfette, per un sito di fotografie erotiche che ritraevano ragazze in carne in tenuta da burlesque. Quindi corpetti in lattice, calze autoreggenti e maschere. Il burlesque era fottutamente di moda. Io l’ho sempre odiato. Però Carla lo adorava, e così si era messa in gioco, e si era spogliata per il grande popolo della rete.

   La rivincita delle ragazze in carne, non so se mi spiego. C’era stato forse un qualcosa di politico in quella sua scelta. Una rivendicazione bella e buona, maturata dopo anni e anni di studi.

   Roberta non aveva niente a che vedere con questo riscatto.

   Roberta era snella, bionda, aveva delle belle gambe lunghe. Era la classica bambolina che le ragazze grasse odiavano a causa della perfetta linea del corpo. Insomma, era l’opposto di Carla. Non che Carla fosse brutta, intendiamoci. Anzi, era molto attraente, ma erano molto diverse. E soprattutto Roberta non era così esibizionista.

- Sei uno spettacolo – disse Pietro, che intanto mi aveva scippato di mano la bottiglia di vino e aveva cavato via il tappo di sughero.

- Vieni qui Roberta, ho una mascherina anche per te.

- Ma io non la voglio quella roba! – rispose lei.

- Sbaglio o oggi è Halloween? – chiese Carla.

- Sì che lo è, ma…

- Niente “ma”. Non esiste “ma”. Vieni con me.

Postato da Andrea.

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