giovedì 23 gennaio 2014

Cena con guardoni.

Cena con guardoni.

(in foto: Denise, OnlyBlowJob, DDFNetwork.com)

   Visti dall'esterno potremmo sembrare quelle persone peccaminose e zozzose che non pensano altro che al sesso. Sì, obiettivamente il sesso era ormai diventata una cosa molto importante per la nostra amicizia. Ma c'era anche dell'altro. Non è che ogni volta che ci vedevamo, bang, giù a scopare. No, questo no. Molto spesso uscivamo a prendere un aperitivo senza che le nostre intenzioni fossero quelle. Cioè, quello che voglio precisare è che il sesso non era la cosa principale che ci teneva uniti. La cosa che ci legava era l'amicizia. E per questo motivo, anche il semplice uscire in strada, fare due passi al centro, e curiosare nei negozi, questo era già di per se una cosa piacevole. Poi di tanto in tanto, in noi si scatenava una certa scintilla, e allora ci divertivamo a fare qualche porcata. Ma di solito accadeva un paio di volte al mese, non di più. Dopo la "resa dei conti" infatti, ci incontrammo molte altre volte, ma senza fare nulla. Poi capitò qualcosa dopo le feste di Natale, a gennaio inoltrato. Ricordo che fu Carla ad avere l'idea. Andammo a cena fuori, in un ristorante della nostra città noto per essere una meta molto ambita per le coppie di scambisti. Era un locale piuttosto tranquillo, con dei separè tra un tavolo e l'altro, dietro i quali succedeva la qualunque. Coppie di scambisti si faceva romantiche effusioni, spesso davanti agli occhi di curiosi, che bazzicavano il ristorante solo per farsi le seghe. Per l'occasione, le ragazze si erano vestite come vere porche. C'era Roberta che aveva un vestito da sera nero, con uno spacco da cui veniva fuori la sua coscia destra, in tutta la sua bellezza, con quei tacchi a spillo che m'arrapavano un casino. Carla invece aveva messo su una minigonna, ma così mini che ogni tanto era costretta a tirarsela giù, perchè quella le arrivava ai fianchi e praticamente restava in mutande.
- E allora... - disse Roberta. - Si può sapere che cavolo di posto è questo?
- Non ti piace? - domandò Carla. - Pare sia un posto molto conosciuto tra gli scambisti. Ho sentito dire che a notte inoltrata ci scappano sempre delle orgie da paura.
- Ma io non voglio fare nessun'orgia! - sentenziò Roberta.
- E chi ha detto che dobbiamo farla per forza? Possiamo anche starcene qui a farci i fatti nostri.
   Tutto sembrava piuttosto normale, se non era per le coppiette che si davano da fare agli altri tavoli. Cioè, non fraintendetemi, sennò pare una follia. Non è che nel ristorante si praticava l'amore libero, sennò l'avrebbero chiuso da una vita. Soltanto, diciamo così, i commensali si facevano delle effusioni al limite del porcume. Per farvi un esempio, di fronte al tavolo nostro, c'erano due coppie che stavano limonando poderosamente, e una delle due donne aveva una mano nei pantaloni dell'uomo che stava baciando. Ecco, questo era il livello della situazione. E così ci portarono da mangiare anche a noi. Cominciammo a mangiare. Roberta mi sorrise, capiii che stava pensando di fare qualcosa di porco, perchè Roberta quando vuole fare qualcosa di porco sorride sempre in una certa maniera. Allora guardai Carla e mi accorsi che con una mano teneva una forchetta, e con l'altra... l'altra non c'era. Era sotto il tavolo, stava facendo una sega ad Andrea. Allo stesso modo, sentii la mano di Roberta accarezzarmi il cazzo, il quale diventò duro in pochi attimi. Poi le sue dita mi tirarono giù la lampo dei pantaloni. A quel punto Roberta infilò dentro la mano e iniziò a segarmi. Notai che avevamo attirato non pochi sguardi. Come dicevo prima, nel ristorante bazzicavano non pochi guardoni. E tre di loro ci fissavano. Uno di loro fece l'occhiolino a Carla, la quale rispose con un sorriso, ma senza mai smettere di segare Andrea. Alla fine ci fecero sborrare copiosamente. Roberta si leccò le dita. Eravamo pronti per il dessert.   

Postato da Pietro.
 

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