sabato 18 gennaio 2014

Abbiamo esagerato?




Abbiamo esagerato?

E’ giusto che a questo punto vi dica due parole su di me. Quello che vi ha accennato Andrea è solo una piccola parte della mia vita, è vero  in gioventù scattai quelle foto per il calendario e non l’ho mai rinnegato, ma la mia vera passione è la musica! Purtroppo non è una strada semplice e mi accontento di fare la corista di una band sgangherata che suona in piccoli localini underground, anche se non mi permette di viverci è un lavoro che mi da molte soddisfazioni, mi fa stare a contatto con la gente, mi permette di viaggiare ogni tanto e risponde perfettamente ad una mia grande caratteristica, sono una persona fortemente esibizionista come forse qualcuno avrà già notato. Questo lato del mio carattere mi ha creato non pochi problemi in passato perchè io lo sono proprio in tutto e quindi anche per quanto riguarda il mio corpo e il sesso. 
   La mia più grande fortuna è stata incontrare Pietro, un uomo comprensivo e molto aperto mentalmente che ha saputo cogliere al volo le opportunità che ne potevano derivare e sfruttarle anche a suo vantaggio. Io non so spiegarvi bene cosa accade ma quanto sento lo sguardo degli altri posarsi su di me mi trasformo, mi sento forte, potrei sollevare le montagne! E così forse vi è più chiara anche la storia del calendario e tutto quello che seguirà. Ma torniamo a noi. Dopo che Roberta e Andrea furono andati via quella sera ero entusiasta per come fossero andate le cose tra noi, mi ero fatta in quattro perchè tutto filasse liscio come l’olio ed ero molto preoccupata per la reazione dei nostri amici, non tanto di Roberta che sapevo già essere una donna molto calda quanto piuttosto di Andrea. E qui devo confessarvi una mia particolare attrazione verso quell’uomo che covava in me da tanto tempo. 
   Non banalizziamo però, non si tratta in questo caso di una semplice attrazione fisica o sessuale, per carità! Quella sarebbe stata molto più semplice da gestire con un paio di chiavate come è accaduto in passato senza grandi drammi da parte di Pietro. No, quello che provavo per Andrea era molto diverso e se vogliamo più pericoloso, non per me sia chiaro, ma per quanto sarebbe stato difficile spiegare bene la natura dei miei sentimenti. Io amo Pietro, questo è sicuro ma credo di avere per Andrea una specie di cotta adolescenziale, un sentimento più puro del semplice sesso, un affetto sincero e controverso. Non ne avevo ancora parlato con Pietro perchè gli uomini su queste cose sono più lenti, bisogna condurli piano piano ma ero certa che la figa e la bocca di Roberta mi avrebbero aiutato parecchio e infatti...
- Non pensi che abbiamo un pò esagerato? -  esordì Pietro mentre cercavo di sistemare alla meglio la cucina, ancora nuda come ci avevano lasciato i nostri amici.
- Si lo so, forse abbiamo esagerato...con tutto quel cibo, ma ci tenevo a fare bella figura e poi dai non ci capita mica tutti i giorni, ogni tanto possiamo permettercelo, no? – fu la mia risposta per restare sul vago, avendo capito benissimo a cosa si riferisse.
- Sei proprio una diabolica puttanella – incalzò Pietro sorridendo malizioso – non vedevi l’ora di mettere le mani, e la bocca sul cazzo del mio amico ammettilo! –
- E c’è bisogno di dirlo? Come se poi a te la figa di Roberta ti abbia disgustato...ma poi chi dice che Andrea sia solo amico tuo? –
Mi serviva un aggancio per introdurre l’argomento. Decisi di abbandonare la cucina, avrei finito domani e mi diressi tra le braccia del mio uomo, cercando la sua bocca e la sua lingua che ancora sapeva di sesso come sicuramente anche la mia. Fu un bacio di intesa come sempre, l’intesa di una coppia molto unita che può dirsi e farsi di tutto, ma questa volta il discorso era molto più complesso. Scambiarci il sapore intimo di altre persone mi fece eccitare ancora e presi il coraggio per riprendere il discorso.
- Credi davvero che abbia bisogno di sedurre il tuo amico se avessi semplicemente voglia di cazzo? Secondo te quanto ci metterei a trovarne quanti ne voglio se fosse solo questo?
- Maledetta non ripeterlo, guarda che effetto mi fa solo il pensiero – e nonostante i recenti orgasmi mi sfoggiò una delle sue erezioni migliori a cui non seppi resistere. Forse Pietro non si era ancora reso conto di quello che gli stavo dicendo ma ormai la voglia di fargli un pompino come si deve era diventata più urgente e mi dedicai al suo membro con tutta la passione di sempre.
- Domani chiamo Andrea, così chiederò a lui se abbiamo esagerato o non ancora – dissi quando ebbi finito di ingoiare quel poco di sperma che ero riuscita ad estrarre dai coglioni di Pietro messi a dura prova da quella giornata.

Postato da Carla.

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