Gli esordi di un cuckold.
L’aria di Napoli stava
già producendo il suo effetto afrodisiaco. I più attenti si saranno accorti che
quella del bacio non era l’unica regola che avevamo deciso di abolire, per la
prima volta con la scopata di Pietro e Roberta era avvenuto uno scambio completo
e ne eravamo tutti più che soddisfatti. In particolare Andrea. Ai più potrà
sembrare incomprensibile ma il piacere di assistere alla monta della propria
donna è roba da veri intenditori. Decisi di affrontare l’argomento a pranzo
davanti ad un’ottima pizza margherita, perchè la vera pizza quando è buona non
necessita di più di 4 ingredienti. Proprio come la nostra ronda.
– Insomma Andrea
– dissi di punto in bianco – sembra proprio che tu stia apprezzando le gioie di
un vero cuckold –
Pietro rispose con un sorriso inorgoglito considerandosi il
toro per eccellenza della loro coppia, Andrea rimase in silenzio ma arrossì
come una bambino pescato con le mani nella marmellata perchè sapeva quanta
verità ci fosse nelle mie parole e solo Roberta si mostrò incuriosita non
conoscendo il significato di quella parola.
– Vedi tesoro – toccò a me spiegare
– ci sono uomini che amano talmente tanto la loro donna da provare un totale
appagamento nella soddisfazione della propria compagna, e parlo di soddisfazione
sessuale ovviamente -
– Ah tipo la mia di poco fa con Pietro ben
piantato in fondo alla mia vagina – comprese al volo la mia amica.
– Si,
proprio – farfugliò Andrea.
Al di là dell’atto in sè, ascoltare Roberta
parlarne in modo così estasiato gli provocò un’erezione istantanea e
dolorosissima. Gioie e dolore delle corna. Tralasciai per delicatezza di sottolineare
la componente bisessuale di Andrea che stava venendo sempre più a galla,
conosco abbastanza gli uomini per sapere che certe cose si fanno ma è meglio
non dirle e tornai all’attacco.
– In realtà, considerando che con Pietro ormai
avete un legame speciale non si può definire un bull a tutti gli effetti, è più
come un secondo fidanzato, come Andrea ormai lo è per me – notai un certo
stupore da parte di tutti a quelle mie parole forti, ma nessuno osò
contraddirmi.
– La vera prova del nove per stabilire se Andrea è o non è un
cuck in piena regola, la faremo stanotte dopo il concerto. Credetemi lo faccio
soprattutto per voi, ma mi sembra doveroso cedere a Roberta il mio peccato,
sarà lei la protagonista del nostro film, così Andrea potrà toccare con mano
cosa si prova nel vedere la propria donna nelle mani di due sconosciuti
intenzionati solo a fottersela senza risparmiarsi. Che ne dite? –
Andrea dovette
fare uno sforzo notevole per non eiaculare nello slip al solo pensiero e anche
Roberta iniziava a stringere le gambe per l’eccitazione. Toccò a Pietro
accettare per tutti seppure a malincuore vistosi spodestato dal ruolo di
montatore ufficiale, ma ormai difficilmente il mio piano sarebbe potuto essere
ostacolato.
– Prima di spiegarvi bene i dettagli organizzativi, pregherei
Roberta di andare in bagno, ficcarsi due dita nella patata e portarci il suo
odore per essere sicuri che sia una buona idea -. Tempo cinque, forse sei
minuti, Roberta ritornò al tavolo con in mano le sue mutandine in bella mostra
che non sfuggirono allo sguardo dei maschi più attenti presenti in sala, e
secondo me anche di qualche moglie troia che in segreto sogna da tanto di
rifilare un bel paio di corna al maritino. Annusammo a turno l’odore di passera
di Roberta e convenimmo che non vedeva proprio l’ora di regalarla a due
sconosciuti partenopei che l’avrebbero fatta urlare a dovere.
– Queste le tiene
Andrea – dissi passando le mutandine di Roberta al suo fidanzato.
– A te non
servono e a lui invece serviranno a ricordare in ogni momento che la sua
fidanzata ha la figa pronta ad accogliere cazzi diversi dal suo -.
Andrea non
resse più e si inzuppò le mutande con la seconda sborrata di quella giornata.
–
Dunque, come vi dicevo io alle 18.00 sarò impegnata con le prove della serata,
per non annoiarvi voi tre impiegherete quel tempo per fare le prove sul set. Ad
Andrea spetterà il compito di riprendere la scena così avrà più occhi anche per
godersela, mentre a Pietro quello del regista così potrà scatenarsi dirigendo i
due porci che ti sfonderanno tesoro. Proverete le inquadrature migliori e
terrete ben in caldo la nostra star ma attenzione. Due regole saranno
fondamentali, la prima, per nessun motivo la nostra porca dovrà raggiungere l’orgasmo,
non dovete stancarla e la seconda è il divieto di usare la sua entrata
posteriore, non sarebbe carino presentare ai nostri ospiti un buco già largo -.
La precisione con cui avevo curato ogni dettaglio fu apprezzata dai miei amici
tanto che ognuno di loro a turno vennero a ringraziarmi con un bel bacio caldo
con tanto di lingua. L’ultimo e più lungo fu quello di Andrea in cui mi trasmise
tutta la sua gratitudine per quello che stavo facendo alla sua vita sessuale,
sotto gli occhi esterrefatti del cameriere che ci aveva portato il conto.
Postato da Carla.
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