venerdì 7 febbraio 2014

Gli altri elementi.

Gli altri elementi.


   Io e Roberta dormimmo come angioletti fin oltre mezzogiorno, e quando i ragazzi ci vennero a chiamare per il pranzo li mandai via, era stata davvero una nottata pazzesca e non avevo ancora voglia di vedere uomini intorno. Roberta stava preparando un bel bagno caldo e diedi disposizioni ad Andrea di contattare Adriano per prendere accordi per il film magari avrebbero potuto pranzare loro tre insieme e stabilire i dettagli. Onestamente mi era un pò passata la voglia e avevo altri progetti ma ormai sta cosa si doveva fare e non mi andava di dare buca. Andrea si dimostrò contrariato ma prima che potesse rispondere io chiusi la porta. Non mi ero svegliata di buon umore ma Roberta con la comprensione che solo le donne possono avere mi rimise al mondo. Ci tuffammo nella vasca piena di schiuma e ci coccolammo un pò. Volli prendermi cura del corpo invidiabile della mia amica, l’asciugai, la feci distendere sul letto e le feci un massaggio da vera professionista. Quando mi tornò un pò di voglia di comunicare le aprii le gambe mettendo a nudo quel figone pazzesco che faceva girare la testa a tutti quelli che l’avevano provata. Lei era divertita e mi lasciava fare. Fossi stata un uomo in meno di tre minuti le avrei già ficcato il cazzo dentro, ma il bello dello stare tra donne è proprio il non avere un cazzo da soddisfare a tutti i costi e mi limitai a guardargliela mentre si apriva da sola sbocciando come un fiore delicato. 
– Hai una figa davvero deliziosa – Roberta alle mie parole provò un pò di imbarazzo, forse avrebbe preferito sentirsele dire da  Pietro quelle parole ma lui davanti ad una passera aperta non è il tipo che si lascia andare a troppe smancerie, ed era questo il punto della questione che intendevo affrontare. 
– Non imbarazzarti, non sono lesbica, o almeno non solo...lasciamela guardare devo parlarti. – Roberta si rilassò mostrandomi le delizie di entrambi i suoi buchi. 
– Vedi cara, ora che il nostro fidanzamento a quattro è quasi ufficiale è bene rendere esplicite un pò di cose – Roberta non seguiva più di tanto il mio discorso ma iniziava a provare un evidente piacere a restare così offerta. 
– Il nostro è come un quartetto musicale, funziona perchè ognuno ha il suo ruolo, prendi Andrea, non vedi come è sempre arrendevole e come si lascia guidare dalle mie voglie porche? - - mmmm si...vedo...- sentir parlare in questi termini dell’uomo che amava la fece stranamente eccitare e iniziò a bagnarsi..
 – Molto diverso invece è Pietro, lui è forte, deciso e soprattutto è dipendente dal suo cazzo, tutto sommato è una forma di schiavitù anche quella – gli accenni al cazzo di Pietro per cui aveva un debole fecero aumentare le secrezioni vaginali di Roberta che stavano macchiando il lenzuolo. 
– Alla fine siamo noi l’elemento forte della ronda, ognuna a suo modo, io amo dominare, sentirmi al centro dell’attenzione, sapere di avere un potere incondizionato sul carattere debole di Andrea e allo stesso tempo anche su Pietro avendo la figa, mi esalta. – 
Roberta iniziava a capire e aveva sempre più voglia di masturbarsi ma non lo fece.
 – E io? Io che elemento sarei? – mi chiese curiosa. 
– Ma è molto semplice tesoro, con questo paradiso che hai tra le gambe tu sarai il nostro elemento TROIA! – esclamai. – Si, si non ci sono dubbi, questa figa è fatta per prendere cazzi di ogni forma, misura e colore ed è questa la tua forza, nessuno, nemmeno il tuo fidanzato può più impedirtelo, questa figa deve godere a più non posso -
Nella testa di Roberta si affollarono immagini di cazzi proprio di ogni forma, misura e colore come le avevo raccontato e bastò questo per farla venire anche senza toccarsi. Non c’era più tempo per approfondire l’argomento, ci preparammo e raggiungemmo i nostri uomini al sexy shop dove ci diedero appuntamento. Quando arrivammo Adriano si affrettò a mettere il cartello chiuso per non essere disturbati e mi salutò con un intenso bacio con la lingua che mi fece ricordare il motivo per cui eravamo là. 
– Allora sei pronta? – mi chiese.
 – Si lo sono ma cosa avete in mente di preciso? - 
- Lo scoprirai molto presto, intanto spogliati e prova questo – mi disse porgendomi un abito da sposa bianco e molto di classe. Mi spogliai restando completamente nuda al centro del negozio ma all’atto di indossare il vestito mi sembrò una cosa troppo assurda per il film che dovevamo girare, in fondo si trattava solo di una scopata. Fu Pietro a spiegarmi. 
– Vedi tesoro, abbiamo pensato che di filmini di gente che scopa ce ne sono fin troppi, vorremmo aggiungere un tocco in più per renderlo il più amatoriale possibile, filmeremo la prima notte di nozze di una coppia spacciandola per vera e per entrare meglio nella parte gireremo prima alcune scene realistiche in cui tu e il tuo “maritino” andrete a cena e a spasso per la città. Noi non interferiremo minimamente e riprenderemo tutto a distanza - 

Postato da Carla.

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