Gli altri elementi.
Io e Roberta dormimmo
come angioletti fin oltre mezzogiorno, e quando i ragazzi ci vennero a chiamare
per il pranzo li mandai via, era stata davvero una nottata pazzesca e non avevo
ancora voglia di vedere uomini intorno. Roberta stava preparando un bel bagno
caldo e diedi disposizioni ad Andrea di contattare Adriano per prendere accordi
per il film magari avrebbero potuto pranzare loro tre insieme e stabilire i
dettagli. Onestamente mi era un pò passata la voglia e avevo altri progetti ma
ormai sta cosa si doveva fare e non mi andava di dare buca. Andrea si dimostrò
contrariato ma prima che potesse rispondere io chiusi la porta. Non mi ero
svegliata di buon umore ma Roberta con la comprensione che solo le donne
possono avere mi rimise al mondo. Ci tuffammo nella vasca piena di schiuma e ci
coccolammo un pò. Volli prendermi cura del corpo invidiabile della mia amica, l’asciugai,
la feci distendere sul letto e le feci un massaggio da vera professionista.
Quando mi tornò un pò di voglia di comunicare le aprii le gambe mettendo a nudo
quel figone pazzesco che faceva girare la testa a tutti quelli che l’avevano
provata. Lei era divertita e mi lasciava fare. Fossi stata un uomo in meno di
tre minuti le avrei già ficcato il cazzo dentro, ma il bello dello stare tra
donne è proprio il non avere un cazzo da soddisfare a tutti i costi e mi
limitai a guardargliela mentre si apriva da sola sbocciando come un fiore
delicato.
– Hai una figa davvero deliziosa – Roberta alle mie parole
provò un pò di imbarazzo, forse avrebbe preferito sentirsele dire da Pietro quelle parole ma lui davanti ad una
passera aperta non è il tipo che si lascia andare a troppe smancerie, ed era
questo il punto della questione che intendevo affrontare.
– Non imbarazzarti,
non sono lesbica, o almeno non solo...lasciamela guardare devo parlarti. –
Roberta si rilassò mostrandomi le delizie di entrambi i suoi buchi.
– Vedi cara,
ora che il nostro fidanzamento a quattro è quasi ufficiale è bene rendere
esplicite un pò di cose – Roberta non seguiva più di tanto il mio discorso ma
iniziava a provare un evidente piacere a restare così offerta.
– Il nostro è
come un quartetto musicale, funziona perchè ognuno ha il suo ruolo, prendi
Andrea, non vedi come è sempre arrendevole e come si lascia guidare dalle mie
voglie porche? - - mmmm si...vedo...- sentir parlare in questi termini dell’uomo
che amava la fece stranamente eccitare e iniziò a bagnarsi..
– Molto diverso
invece è Pietro, lui è forte, deciso e soprattutto è dipendente dal suo cazzo,
tutto sommato è una forma di schiavitù anche quella – gli accenni al cazzo di
Pietro per cui aveva un debole fecero aumentare le secrezioni vaginali di
Roberta che stavano macchiando il lenzuolo.
– Alla fine siamo noi l’elemento
forte della ronda, ognuna a suo modo, io amo dominare, sentirmi al centro dell’attenzione,
sapere di avere un potere incondizionato sul carattere debole di Andrea e allo
stesso tempo anche su Pietro avendo la figa, mi esalta. –
Roberta iniziava a
capire e aveva sempre più voglia di masturbarsi ma non lo fece.
– E io? Io che
elemento sarei? – mi chiese curiosa.
– Ma è molto semplice tesoro, con questo
paradiso che hai tra le gambe tu sarai il nostro elemento TROIA! – esclamai. –
Si, si non ci sono dubbi, questa figa è fatta per prendere cazzi di ogni forma,
misura e colore ed è questa la tua forza, nessuno, nemmeno il tuo fidanzato può
più impedirtelo, questa figa deve godere a più non posso -
Nella testa di
Roberta si affollarono immagini di cazzi proprio di ogni forma, misura e colore
come le avevo raccontato e bastò questo per farla venire anche senza toccarsi. Non
c’era più tempo per approfondire l’argomento, ci preparammo e raggiungemmo i
nostri uomini al sexy shop dove ci diedero appuntamento. Quando arrivammo
Adriano si affrettò a mettere il cartello chiuso per non essere disturbati e mi
salutò con un intenso bacio con la lingua che mi fece ricordare il motivo per
cui eravamo là.
– Allora sei pronta? – mi chiese.
– Si lo sono ma cosa avete in
mente di preciso? -
- Lo scoprirai molto presto, intanto spogliati e prova
questo – mi disse porgendomi un abito da sposa bianco e molto di classe. Mi spogliai
restando completamente nuda al centro del negozio ma all’atto di indossare il
vestito mi sembrò una cosa troppo assurda per il film che dovevamo girare, in
fondo si trattava solo di una scopata. Fu Pietro a spiegarmi.
– Vedi tesoro,
abbiamo pensato che di filmini di gente che scopa ce ne sono fin troppi,
vorremmo aggiungere un tocco in più per renderlo il più amatoriale possibile,
filmeremo la prima notte di nozze di una coppia spacciandola per vera e per
entrare meglio nella parte gireremo prima alcune scene realistiche in cui tu e
il tuo “maritino” andrete a cena e a spasso per la città. Noi non interferiremo
minimamente e riprenderemo tutto a distanza -
Postato da Carla.
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