Buon compleanno Andrea!
Il piano di Carla era perfettamente riuscito. L’unico modo per scatenare la gelosia di Andrea era eccedere e non si sbagliava. Tempo dopo mi confessò che non ha alcuna simpatia per i trans e andarci a letto era stata una mossa azzardata ma riuscitissima. Vedere Andrea cotto d’amore era il suo più grande premio, e naturalmente anche lei era pazza d’amore per lui ma mancava ancora qualcosa perchè tutti i tasselli andassero a buon fine. Ne parlammo a lungo, io ero molto titubante ma più le esprimevo le mie paure di perdere Andrea più lei mi rassicurava che proprio quello era il modo giusto per non perderlo mai. Non so come fece ma riuscì ad ottenere la mia fiducia anche se non ero del tutto convinta di questa sua pazzia di trasformare due coppie in un unico quartetto d’amore. Cioè intendiamoci a me ormai piaceva scopare con Pietro e mi piaceva anche farlo sotto gli occhi del mio ragazzo ma per me era appunto sesso, una trasgressione di tanto in tanto, cosa c’entrava con l’amore? Io amavo Andrea ma secondo Carla avrei potuto tranquillamente amare anche Pietro propio come lei amava entrambi. Aveva una sua logica, assurda ma la aveva. A metà febbraio, cioè dopo tre settimane esatte dal nostro soggiorno napoletano arrivò il compleanno di Andrea.
- Il citofono! Chi sarà mai a quest'ora? - chiese Andrea.
- Credo che sia arrivato il
mio regalo per te - gli risposi premendo il pulsante.
- Un regalo? Amore, non
dovevi! Mi hai preparato una delle tue migliori cene e passeremo la serata da
soli. Per me già questo è un bel regalo! -
- Non basta. Per i tuoi trenta anni
voglio offrirti qualcosa di veramente speciale. E non credo che rimarrai
deluso.-
Dopo qualche istante il campanello della porta suonò.
- Vai tu,
amore! - Andrea aprì la porta d'ingresso, aspettandosi dall'altra parte un
fattorino con un pacco tra le braccia. Rimase invece sorpreso quando vide chi
c'era dietro.
- Carla?? - Lei gli gettò le braccia al collo e prese a baciarlo
affettuosamente sulle guance.
- Buon compleanno, Andrea! - gli diceva
tra un bacio e l'altro - Tanti, tanti, tanti auguri....-
Andrea si girò
imbarazzatissimo. Queste effusioni erano diverse da quelle sessuali cui ormai
erano abituati, ma soprattutto in assenza di Pietro la cosa gli sembrò ancora
più sospetta, lui non era geloso d’accordo ma finora non era mai capitato di
escluderlo, anzi l’unica volta che ci provarono se lo ritrovò addirittura nel
sedere!
- Ehm... Roberta... Guarda chi c'è...Carla... Che sorpresa! -
Carla
continuava ad abbracciarlo stretto e a sbaciucchiarlo. Io li stavo guardando
seduta in poltrona a braccia conserte con un tranquillo sorriso. Andrea
continuava a domandarsi dove fosse Pietro. Le mie parole lo stupirono ancora di
più.
- Nessuna sorpresa, tesoro. E' proprio lei che stavo aspettando. Ciao
Carla, benvenuta! Entra pure! -
- Ciao Roberta! Grazie! - rispose sorridendo
mentre Andrea chiudeva la porta alle sue spalle.
Ancora non riusciva a capire. Fui
subito esplicita.
- Andrea, Carla è il mio regalo di compleanno per te! Che ne
pensi? -
Il mio ragazzo restò di stucco. Carla lo fissava, sorridendo invitante.
Si era evidentemente fatta bella per l'occasione. Capelli, trucco,
qualche goccia di profumo, e un vestitino corto che la fasciava come un guanto.
Andrea, confuso, la guardava, poi guardava me che continuavo a sorridere
tranquilla, poi tornava a guardare l’altra. Lei gli sussurrò con voce maliziosa.
- Cosa c'è? Non sei convinto? Forse vuoi controllare meglio la merce, prima di
decidere se accettare il regalo? Beh, mi sembra anche giusto...- e, dopo aver
fatto scorrere velocemente una zip, scivolò fuori dal vestitino.
- Allora,
tesoro? Cosa te ne sembra del mio regalo? - chiesi di nuovo.
- E'... molto
bella...- rispose lui, prudente.
- Insomma, intendi scopartela, o devo
rimandarla a casa? -
Avevo detto proprio scopartela. A gran voce. E
Carla continuava a sorridergli radiosa.
- Ma io, tesoro, sono il tuo...-
- Sei
il mio ragazzo, certo. E se ti azzardassi mai a fare una cosa del genere alle
mie spalle, diventeresti il mio ex. Ma oggi è la tua festa e voglio concederti
questo dono particolare. Non è carina come idea? Procedi pure, Carla...-
Carla
mi strizzò l'occhio, poi passò le braccia intorno al collo di Andrea e avvicinò
le sue labbra a quelle del mio ragazzo. La lingua agile e fresca si infilò
nella bocca di lui, che rispose al bacio, anche se piuttosto timidamente. Carla
si strinse col proprio corpo praticamente nudo contro quello di Andrea, ma lui
era ancora fermo e titubante.
- Amore, coraggio! - lo esortai. - Mettici un po'
di passione... sembri morto! -
- Non direi, Roberta - rispose Carla,
staccandosi dal bacio. - Mi sembra di sentire qualche segno di vita... qui
sotto! -
Si allontanò leggermente da lui ed entrambe potemmo notare l'evidente
rigonfiamento sul davanti dei pantaloni.
- Mmmmm... sembri aver ragione, Carla.
A quanto pare al mio Andrea il regalino piace più di quanto voglia
ammettere...-
Andrea arrossì leggermente.
- Non ti stai comportando bene Andrea
- lo riprese Carla, con tono di ironico rimprovero. - Bisogna mostrare
apprezzamento per i regali che si ricevono dalle proprie fidanzate! - e fece
scorrere leggermente una mano sul grosso bozzo dei pantaloni.
Andrea continuava
a girarsi dall'una all'altra, sempre più perplesso.
- Forse è il caso di lasciarvi
soli per verificare meglio fino a che punto stia apprezzando...- dissi
prendendo le chiavi di casa.
Postato da Roberta.
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